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    Marcelli di Numana, ideale per una vacanza comoda e rilassante

Marcelli di Numana, ideale per una vacanza comoda e rilassante

Marcelli è la frazione di Numana nota per i suoi chilometri di spiaggia larga e attrezzata, con stabilimenti dove passare le giornate di mare in massima comodità e relax. Fare  lunghe passeggiate, praticare sport acquatici e gustando piatti di buon pesce accompagnati da ottimi vini del territorio. E’ ideale per le famiglie che vogliano trascorrere una vacanza all’insegna dei comfort e dei servizi, per coppie o comitive, se si ama la tranquillità. Un bel lungomare l’attraversa partendo dall’area a ridosso del Musone, fino al porticciolo di Numana bassa ed è perfetto per una corsa mattutina, una passeggiata serale o per una bella escursione in bici. E perché no, per un gelato, un aperitivo sfizioso o per fare shopping. A metà del lungomare c’è il corso principale di Marcelli. Qui si affacciano negozi, locali, bar e ristoranti con cucina a base di pesce. La spiaggia di Marcelli è ampia e ventilata, attrezzata di ghiaia fine e curata. Viene da sé l’imbarazzo della scelta di fronte alla moltitudine di stabilimenti balneari, ognuno con caratteristiche differenti, compreso uno a sud, il Crasy Beach, che da qualche anno è diventata una spiaggia aperta a chi ha il cane, che altrimenti non potrebbe accedervi. Poi, ci sono i tratti di spiaggia libera per chi l’ombrellone se lo porta da casa. Le spiagge si possono facilmente raggiungere a piedi o in bici o, se si è in macchina, si trovano parcheggi vicini dal mare. Il trasporto pubblico funziona bene, garantisce molte corse diurne e in notturna ed è gratuito. A Marcelli, insomma, c’è tutto ciò che si desideri in vacanza. C’è anche l’imbarazzo della scelta tra hotel, appartamenti, campeggi, agriturismi, B&B, da quello sul lungomare o al centro del paese, a quello a poche centinaia [...]

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    Dal Conero a Fiastra e Urbisaglia: come coniugare Bellezza, camminata e mangiata

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Dal Conero a Fiastra e Urbisaglia: come coniugare Bellezza, camminata e mangiata

In inverno dedico molte giornate alla scoperta delle amate Marche, creando itinerari da suggerire a chi viene in vacanza sul Conero. Una domenica di febbraio ad esempio, quella di carnevale, ho deciso di coniugare camminata, mangiata e bellezza a non più di un’ora dalle Grange, che si trova a Marcelli di Numana. Dato che con me c’era l’inseparabile Paco, il quattro zampe giovincello di casa, ho optato per Fiastra ed Urbisaglia e per una grigliata che ricorderò a lungo. Dunque, partita a metà mattinata dall’agriturismo (le Grange), sono entrata in autostrada a Porto Recanati per uscire un casello più a sud, a Civitanova Marche. Fuori dal casello si prende la strada a sinistra, un chilometro circa e ci si immette nella superstrada 77 direzione Tolentino/Foligno. Si esce dopo una ventina di chilometri a Sforzacosta e, da lì, Fiastra è a due passi (non fate caso all’approssimazione delle distanze, non me le sono segnate in maniera certosina, comunque sono verificabili in internet).

E’ stata una gita bellissima, apprezzata da tutti: Paco ha corso a destra e a manca. Riassumendo, che cosa c’è da vedere? Innanzi tutto la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, 1825 ettari di terreni che circondano l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, luoghi dove sono ancora evidenti le  tracce della lunga presenza e del lavoro dei monaci. Il centro abitato Abbadia di Fiastra lega il suo nome all’Abbazia, fondata nel 1142, una di quelle cistercensi meglio conservate in Italia. La Chiesa abbaziale è una costruzione monumentale e al suo fianco è conservato il monastero, con un chiostro ricostruito nel XV secolo. Oggi resta il Refettorio dei conversi (monaci dediti al lavoro manuale) con volte a crociera e sette colonne composte da basamenti, fusti e capitelli provenienti dalle rovine della [...]

Parco del Conero, spettacolo della natura

Quando parlo del Conero amo sottolineare che in questa parte di Marche c’è uno dei parchi più belli della regione: il Parco Naturale del Conero. Difficile a parole descrivere tanta intensità e raccontare questo dono della natura, principale attrattiva turistica della zona. Quindi, cosa aspetta a chi varca i suoi confini? Rocce che precipitano sul mare, spiagge da sogno, tesori culturali e calde atmosfere, nel Parco del Conero immediata è la sensazione di trovarsi in un posto meraviglioso dove madre natura si è divertita a dipingere un capolavoro. Di 6011 ettari, è stato istituito nel 1987 per tutelare una grande ricchezza e varietà di flora, fauna e la sua storia. Numerose sono le specie botaniche, oltre 1000 e una variegata fauna vi trova casa, come è giusto che sia. Perché questa è un’area protetta, lo si tenga bene a mente! Da sapere poi, che è punto privilegiato di migrazione rapaci, frequentato dagli amanti del birdwatching. Storicamente è stato approdo nel IV sec. A. C. dei Greci che hanno risalito le coste meridionali in cerca di città da fondare. Nel Conero i Dori hanno gettato le ancore e fissato la dimora, chiamando Komaros (corbezzolo) il promontorio ed Ancon (gomito) la sua curva settentrionale. La presenza dell’uomo, accertata a partire da almeno 100.000 anni fa, ha lasciato numerose testimonianze relative, in particolare, al popolo dei Piceni (IX-III sec. a.C.). Il punto più alto del Parco la gente del posto lo chiama affettuosamente il Monte. Dall’alto dei suoi 572 metri guarda il mare e le cittadine che si trovano al suo interno, Ancona, Camerano, Numana e Sirolo. Originatosi a seguito di una lunga azione di sedimentazione marina iniziata nel Giurassico, il Monte Conero è emerso nel Pliocene, [...]

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